Il 22 maggio 1978 venne approvata una legge importante, la legge 194 sull’interruzione volontaria di gravidanza.
Una legge che sancisce il diritto delle donne alla propria autodeterminazione nei percorsi di gravidanza.
Perché diventare genitori è una scelta d’amore ma anche e sopratutto una scelta di responsabilità.
Quella legge però ha un limite, quello di essere stata contaminata da un’ideologia religiosa che mai dovrebbe entrare in una legge di uno stato laico.
L’80% dei medici dei nostri ospedali sono obiettori di coscienza. Il che rende questa legge inapplicabile nella maggior parte dei casi, costringendo le donne che decidono di interrompere una gravidanza a percorsi tortuosi, dolorosi e quasi impossibili.
L’aborto è una scelta e come tale deve essere garantita nella sua piena applicabilità, nella sua sicurezza e nella sua totalità.
I consultori devono essere luoghi laici che accompagnano le donne nel loro percorso di scelta. Per questo non smetterò mai di lottare.
scrivi #GRASSADONIA nella scheda BLU